Descrizione
Sorta in epoca medievale, la Chiesa Madre dei SS. Apostoli Filippo e Giacomo è il risultato degli ampliamenti e delle trasformazioni attuate dal Seicento fino alla prima metà del Novecento. Il sisma del 1613 causò forti danni alla facciata e il crollo del campanile, riparati nel cinquantennio 1622-1678. Ulteriori danni si verificarono nell’altro terremoto del 10 marzo 1786. Vito Amico, nel suo Lexicon topographicum Siculum... (Panormi, 1757-1760), dizionario topografico riguardante tutte le località della Sicilia, con la descrizione anche dei monumenti e dei luoghi di culto, scrive della Chiesa Madre: “Le più belle chiese sono anche quattro, la maggiore che prese il nome dall’antica di s. Maria dei Latini appellata anche volgarmente dei Ss. Apostoli Filippo e Giacomo è adorna di colonne, di marmorei sepolcri dei principi, di campanile, e si distingue per decentissimo culto; vi si venera con somma divozione un’immagine del Ss. Crocifisso”. La facciata, rifatta nei primi anni del secolo XX, è ispirata ad uno stile neorinascimentale e sormontata dall’iscrizione “HAEC EST DOMUS DOMINI FIRMITER AEDIFICATA”. L’impianto è basilicale a tre navate divise da un monumentale colonnato in pietra locale di ordine dorico.