Descrizione
Il comune sorge su un colle nel primo entroterra dei monti Nebrodi a 495 m di quota sul livello del mare. Fondata nel 1218 a.C. da Agatirno figlio di Eolo, il Dio dei venti, si chiamò Agatirsi e sorgeva in un luogo che presumibilmente si può localizzare nei pressi della contrada S. Martino, vicino Capo d'Orlando. Fu città importante e popolosa, narrano Tito Livio e Plinio, ed intorno all'anno 901 d.C. fu distrutta dai Saraceni.
I cittadini scampati alle orde Saracene si ritirarono sulla collina e fondarono l'odierna Naso unitamente ad altri scampati alle incursioni Saracene provenienti da Naxida città situata presumibilmente nei pressi della località S. Antonio - Fiumara nel comune di Naso. Nel corso dei secoli Naso subî le dominazioni di Saraceni, Normanni, Aragonesi e fu prima Baronia e poi, sotto Carlo Ventimiglia, Contea. Fu città fortificata da mura che la circondavano per buona parte del suo perimetro; vi si accedeva attraverso cinque porte delle quali una è ancora visibile nella zona orientale della città mentre nulla più resta dell'antico castello se non il nome dell'omonima passeggiata.
Molto esteso è il territorio di Naso che a Nord si spinge fino al mare occupando circa due chilometri di costa ed ancor più vasto era fino al 1925, anno in cui Capo d'Orlando ottenne l'autonomia da Naso trasformandosi da piccolo borgo di pescatori in quella simpatica e laboriosa cittadina che noi tutti oggi conosciamo. Da vedere ancora nel convento dei frati i ruderi del chiostro, il portale d'ingresso in stile gotico del 1475 e l'altare ligneo del 1694. Nel convento è anche conservata una Madonna di grande fattura, attribuita al Gagini.
Nella chiesa di San Cono, da vedere i quadri del'600, e nella cripta le reliquie di San Cono, oggetto di culto e di grande pellegrinaggio. Nella chiesa del San Salvatore, al centro dell'antico quartiere cittadino, si esalta la grande facciata barocca con il sagrato in cotto locale, all'interno opere del Gagini e del Camarda. Da visitare oltre la chiesa di SS. Salvatore ed il Tempio di San Cono il centro storico, il Convento MM.OO. ed il Museo d'Arte Sacra.
Come si arriva
> In Auto
Da Messina; autostrada ME-PA svincolo di Brolo; SS 113 direzione Palermo a 6 km. bivio per Randazzo (SS 116 Capo d'Orlando-Randazzo)
Da Palermo; autostrada PA-ME svincolo di Rocca di Caprileone; SS 113 direzione Messina a 9 km. bivio Randazzo (SS 116 Capo d'Orlando-Randazzo)
> In Treno
Linea Palermo - Messina, Stazione F.F.S.S. Capo d'Orlando - Naso
> In Aereo
In aereo con arrivo a: Reggio Calabria, Palermo o Catania.
Itinerari
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Itinerario La via dei Pellegrini: La via dei Pellegrini
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